Le uova sono un piccolo tesoro di grande valore nutritivo, ricche in modo particolare di proteine e aminoacidi essenziali per la nostra salute.
Ma perché “di galline felici”?
Perché purtroppo quasi tutte le uova in commercio provengono da allevamenti intensivi, dove la densità è di 25 (dico 25!!!!!) galline per metro quadrato, in gabbie sovrapposte, al chiuso, in ambienti climatizzati e illuminati artificialmente, dove gli animali non vedono il cielo e non raspano sul terreno per tutta la loro vita, vere e proprie macchine da uova.
Le loro uova sono identificate con il numero 3 come prima cifra del codice di tracciamento stampigliato sul guscio.
Ecco, proprio queste dovrebbero essere boicottate.
Anch’io mi ritrovo a comprare le uova al supermercato, ma cerco almeno di preferire quelle allevate a terra, pure se anche questi allevamenti prevedono un capannone chiuso (codice 2, in questo caso).
Meglio ancora sono le uova con codice 1, di galline allevate all’aperto, o 0 se anche biologiche.
Ma la cosa migliore è comprare uova con il codice GF, cioè Gallina Felice (scherzo, non esiste, ma dovrebbe!).
Le mie le ho comprate oggi da una piccola azienda agricola a due passi da casa mia, la Vecchia Brughiera, dove Leonardo e la sua famiglia coltivano un grande orto e da poco allevano un gruppo di galline che razzolano all’aperto, circondate da una vasta zona verde, il parco della Brughiera Briantea. Sono galline fortunate, che possono vedere il cielo ogni giorno, che hanno un bel pollaio per ripararsi dalla pioggia, e tanto spazio per cercarsi vermi e sabbia.
Mi piace pensare che siano felici anche perché possono socializzare, cantare tutto il giorno e magari anche bisticciare tra loro come spesso fanno le galline felici…