La pasta madre

Pasta madre (4)Da un po’ di tempo facevo fatica a digerire il pane e altri alimenti contenenti il lievito di birra. L’idea di utilizzare il lievito madre mi intrigava, ma non avevo ben chiaro come fabbricarmelo. Poi ho incontrato il sito “pastamadre.net” e mi si è aperto un mondo. Ci vuole inizialmente tanta pazienza e una certa costanza per le prime due settimane, poi ci possiamo rilassare, ma non troppo, perchè una volta la settimana dobbiamo nutrire la nostra pasta viva che dorme in frigorifero!

Ecco come ho fatto.

 PRIMO PASSO

INGREDIENTI

  • 200 g di farina tipo “0” biologica
  • 100 ml di acqua appena tiepida
  • un cucchiaino di miele

COME HO FATTO

  • Ho impastato in una ciotola tutti gli ingredienti, fino ad ottenere una palla morbida e liscia.
  • Ho lasciato l’impasto nella ciotola, l’ho coperta con uno strofinaccio bagnato e l’ho lasciata riposare in cucina, a temperatura ambiente, per 48 ore.
  • Dopo questo tempo l’impasto dà già i primi segni di vita formando delle bolle.

SECONDO PASSO

INGREDIENTI

  • 200 g dell’impasto precedente
  • 200 g di farina tipo “0” biologica
  • 100 ml di acqua appena tiepida

COME HO FATTO

  • Ho prelevato 200 g dell’impasto precedente e ho buttato il resto (i lieviti si erano già mangiati gli zuccheri della farina, quindi quest’ultima è già stata sfruttata).
  • L’ho sciolta nell’acqua tiepida in una ciotola, aiutandomi con un cucchiaio.
  • Ho aggiunto poco alla volta la farina nuova e ho impastato, prima col cucchiaio, poi con le mani.
  • Ho lasciato, come in precedenza, a riposare a temperatura ambiente, coperta da uno strofinaccio bagnato.

PASSI SUCCESSIVI

  • Ho continuato questa procedura di rinfresco a giorni alterni per circa dieci/quindici giorni, fino a quando l’impasto è raddoppiato di volume in quattro ore. Al termine la pasta madre è stata pronta per essere utilizzata come lievito, unendo altra farina e altri liquidi, secondo la ricetta voluta. Si può conservare in frigorifero per più di una settimana tra un rinfresco e l’altro.
  • Ora, quando voglio preparare qualcosa, tolgo la pasta madre dal frigorifero la sera prima, faccio il rinfresco e magari aggiungo un cucchiaino di miele per rinforzarla un po’. La lascio a temperatura ambiente sempre coperta e il giorno dopo ne accantono subito 200 g in frigorifero per conservare sempre un piccolo nucleo di pasta viva. Uso il resto per la preparazione che mi serve.
  • Se si vuole regalarne un po’ a qualcuno, dopo un rinfresco di almeno una notte, se ne tengono i soliti 200 g e si regala il resto.

2 Risposte a “La pasta madre”

  1. Ho visto la tua focaccia, ottimo risultato tanto che mi hai fatto venir voglia di cimentarmi con la pasta madre, ma quasi quasi partirei dalla strada più sicura….. che ne dici di un regalino alla collega alla tua prossima rigenerazione ?

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