Ieri ho tirato fuori la yogurtiera che non usavo da un bel po’, perchè volevo farmi dello yogurt compatto, che è il mio preferito.
Ho provato una nuova versione, lo yogurt dolce alla vaniglia del Madagascar, e il risultato è stato delizioso: leggermente compatto ma non gelatinoso, appena appena dolce, con un delicato aroma di vaniglia.
Beh, stare leggeri dopo il periodo natalizio non è affatto un sacrificio!
Ecco la ricetta.
INGREDIENTI
- un litro di latte crudo
- 3 cucchiai di zucchero di canna grezzo Altromercato
- un pezzettino di un baccello di vaniglia del Madagascar
- mezzo vasetto di yogurt Kir bianco intero
COME HO FATTO
- Ho messo il latte in un pentolino stretto e alto, e ho acceso il fornello a fuoco medio.
- Intanto ho preso un pezzetto (circa 3 cm) di baccello di vaniglia e l’ho incisa longitudinalmente con un coltellino affilato.
- Ho aggiunto al latte la vaniglia e lo zucchero e ho lasciato che arrivasse a ebollizione.
- Ho lasciato sobbollire dolcemente per qualche minuto mescolando, in modo da sterilizzare il latte non trattato.
- Ho immerso poi il pentolino in un tegame più grande pieno d’acqua fredda, in modo da raffreddarlo rapidamente.
- E’ necessario portare il latte a una temperatura molto simile a quella corporea, quindi se non si possiede un termometro, come me, si valuta una temperatura da biberon (quanti ricordi e quante notti insonni!!!)
- In una ciotola capiente ho messo lo yogurt Kir diluendolo con un po’ del latte tiepido.
- Ho messo un colino sopra la ciotola e vi ho versato il latte a filo, mescolando poi accuratamente con un cucchiaio per distribuire uniformemente i fermenti.
- Ho distribuito il composto nei bicchierini monoporzione e li ho posizionati nella yogurtiera, coprendo bene i vasetti.
- Ho aspettato tutta la notte, 8 ore, senza toccare, in quanto i fermenti non devono essere disturbati mentre lavorano!
- Al mattino alle 7 lo yogurt era fatto: ho spento la yogurtiera e ho trasferito i bicchierini in frigorifero.
- E’ necessario aspettare qualche ora per terminare il processo di consolidamento.