Foraging di fine ottobre

Un bel pomeriggio di sole, in questo fine ottobre, ci ha fatto venir voglia di andare a goderci il nostro bosco. Armati di stivali e bastoncini da trekking per affrontare il fango, siamo partiti con la nostra bisaccia e l’intenzione di fare foraging, per nutrire il corpo e lo spirito.
Quello che si vede nella foto è il nostro bottino: un vaso opulento di edera e berrette del prete, nel momento del massimo splendore. Attenzione, però: le bacche delle berrette del prete sono altamente tossiche, quindi sono da evitare se ci sono bambini in casa.
La nostra cucina ora è un pezzo di bosco autunnale, e il mio piatto arruffato dei reperti stagionali (che prima o poi mi deciderò a rivelare, nel suo meraviglioso caos, si è arricchito di ricci e un paio di grossi frutti verdi che devo ancora scoprire cosa siano.
Siamo andati prima di tutto in cerca di bacche di biancospino, che ora sto essiccando nell’ essiccatore, e che utilizzerò tutto l’inverno per i miei infusi calmanti.
E poi, gran finale, le castagne! Abbiamo trovato un posticino fortunato, dove erano fresche, appena cadute, e finalmente abbondanti, quest’anno. E anche queste le cuoceremo, poche per volta, in queste sere autunnali, e in parte congeleremo per il periodo natalizio, come facciamo di solito. Per la cottura delle castagne nel microonde vi rimando qui.
Siamo tornati dal bosco ricaricati di energia positiva, con gli occhi pieni di meraviglia per le novità che il bosco ogni volta ci regala, e solo il rimpianto di non conoscere abbastanza i funghi da poterne raccogliere: ce n’erano in grande quantità e in varietà di forme e colori mai viste!
Come sempre, il nostro bosco non smette di stupirci con le sue meraviglie…