Sono stata a Parigi, lo scorso fine settimana, a trovare Maria, nel suo appartamentino nel quartiere di Montparnasse.
Non sapevo cosa aspettarmi dopo i recenti attacchi terroristici ma non ho avuto paura. I Parigini hanno già rialzato la testa e hanno continuato a vivere, a invadere strade e piazze, anche per lo shopping natalizio.
La sorveglianza di esercito e polizia è presente e rassicurante, dappertutto; all’ingresso di ogni sito pubblico, negozio, luogo religioso o artistico le nostre borse sono state controllate da guardie attente e gentili .
Nonostante tutto quello che è successo, la COP21, la Conferenza Mondiale sul Clima, è stata confermata e Parigi è piena di eventi, mostre, iniziative, conferenze.
Parigi, insomma, continua a essere una città viva e vitale, affollatissima, illuminata a giorno anche nelle ore notturne. I locali sono pieni di giovani che non hanno perso la voglia di uscire la sera e di divertirsi.
Noi abbiamo camminato a lungo, abbiamo girato sotto e sopra la città, ci siamo fatte commuovere da albe rosate e tramonti illuminati da mille luci;
abbiamo fatto shopping e partecipato a un evento della COP21 al Grand Palais;
abbiamo girovagato tra le vie del Marais e del Quartiere Latino;
siamo rimaste suggestionate dai contrasti, come i tradizionali mercatini di Natale sullo sfondo dei grattacieli della Défense.
Io mi sono fatta affascinare anche dalle pasticcerie e dai ristorantini, dalle librerie di libri antichi e dai bistrò sui marciapiedi.
Abbiamo assaggiato le crêpes e le galettes bretonne;
la baguette era un appuntamento quotidiano alla boulangerie del quartiere, insieme a un pain au chocolat, qualche volta….
I dolci a Parigi sono dappertutto: è una festa di colori, profumi e sapori!
Ovviamente abbiamo fatto tappa in alcuni luoghi curiosi, come il negozio che vende solo éclairs, la pasticceria più piccola di Parigi,
La Bovida, il negozio di culto per ogni cuoco o pasticcere professionista (ma anche per un dilettante che si trovi a passare da Parigi, come me)…
Per chi non avesse ancora visitato Parigi, credo che questo sia proprio il periodo più adatto, perché i Francesi, e i Parigini in particolare, si meritano tutto il nostro appoggio e la nostra solidarietà.
Pace per Parigi!