Da un po’ non provavo a fare il pane, nonostante rinfrescassi costantemente la mia pasta madre. Questa settimana allora ho voluto provare a preparare il pan focaccia, che Marco apprezza moltissimo, con una ricetta un po’ inventata. Ne è venuto fuori un pane bianco e morbido, onestamente con una pezzatura un po’ grande. La prossima volta farò dei panini più piccoli, magari tondi come focacce…
Ecco la mia ricetta.
INGREDIENTI
- 200 g di pasta madre rinfrescata la sera prima
- 350 g di farina tipo 0 (la quantità di farina è variabile e va dosata cercando di ottenere una consistenza morbida ma elastica)
- 200 g di farina manitoba
- 300 ml di acqua appena calda
- un cucchiaio colmo di strutto
- un cucchiaino colmo di sale fino
- olio aromatizzato al rosmarino e sale fino per la finitura
COME HO FATTO
- In una ciotola molto grande ho sciolto la pasta madre nell’acqua a circa 40°, aiutandomi con un cucchiaio.
- Ho unito le farine poco per volta, lavorando prima con il cucchiaio e poi con le mani. La dose di farina dipende dalla qualità; conviene sempre averne a disposizione un po’ di più.
- Per ultimo ho aggiunto lo strutto e il sale, lavorando bene la pasta fino a d ottenere un impasto elastico.
- Ho lavorato con energia per almeno 5 minuti, poi ho lasciato lievitare l’impasto all’interno della ciotola nel forno spento con la luce accesa per circa 6 ore, coperto da uno strofinaccio bagnato e strizzato.
- Ho poi ripreso l’impasto lievitato e l’ho lavorato ancora per 2 minuti, formando poi 4 pezzi uguali.
- Ho rimboccato ciascuno di essi e l’ho steso con le mani a formare quattro grosse lingue, che ho messo su due piastre del forno ricoperte da fogli di silicone.
- Ho premuto con le dita per formare sulla superficie delle fossette, ho cosparso con l’olio EVO aromatizzato al rosmarino e ho spolverizzato con poco sale fino.
- Ho messo di nuovo nel forno spento a lievitare ancora per un paio d’ore.
- Ho tolto dal forno, l’ho scaldato a 200° e poi ho reinserito una piastra per volta per circa 25 minuti ciascuna. Il tempo di cottura è soggettivo: io ho preferito non far dorare troppo il pane, ma lasciarlo morbido.
- Ho sfornato e lasciato raffreddare, gustandolo poi con del buon salame genuino.