Il porto proibito

Il porto proibito (6)Questo blog comincia ad andarmi stretto. Avrei voglia di andare oltre, di raccontare altre cose, altre esperienze, i viaggi, le lettura, il mio mestiere. Chissà, magari ci potrebbero essere in futuro altri progetti, nuove idee…

Per ora mi prendo qualche libertà, e vi racconto che la scorsa domenica sono andata al Salone del Libro di Torino con le mie amiche e, ovviamente, avrei comprato non uno ma almeno 100 libri!

Mi sembrava di essere una bambina in una pasticceria! (Ho resistito e ne ho comprati solo cinque, sigh!)

Dovete sapere che io sono “golosa” non solo di dolci ma anche di libri e ne leggo almeno uno alla settimana. Mi piacciono i libri di carta, me ne piace l’odore, le copertine rigide, il fruscio delle pagine, le storie che mi portano a vivere altre vite, oltre alla mia. Ultimamente ho scoperto i graphic novel e mi si è aperto un mondo, anche grazie a Teresa, un’amica speciale, ex allieva, che è diventata una scrittrice di talento. Insieme al marito Stefano, illustratore straordinario, ha pubblicato di recente un libro stupendo, Il porto proibito.Il porto proibito (3)Per un paio di giorni me lo sono rigirato tra le mani, guardando e rimirando lo splendido disegno che Stefano ha tratteggiato per me, sotto i miei occhi, in pochi minuti, leggendo commossa la dedica di Teresa, e poi….

Poi non ho più resistito: l’ho letto tutto d’un fiato.

Si tratta di una storia bellissima, da leggere e rileggere mille volte per apprezzarne i rimandi e le citazioni, per la poesia dei disegni, per le emozioni struggenti che suscita, per la musica del violino e il rombo delle onde del mare che sembrano essere lì, davvero, nelle orecchie.Il porto proibito (7)

Questo non è un blog di recensioni, ma come potevo non condividere questa esperienza? Ciò che ci fa sentire vivi è l’esperienza dei sensi, e anche questo libro prezioso lo è.

E’ come una torta di mele assaggiata voracemente, ancora calda, appena uscita dal forno e poi sai che ne devi assolutamente mangiare un’altra fetta più tardi, con calma, per assaporare meglio, per distinguere le diverse consistenze, per annusarne appieno la fragranza.

Buon appetito!

Grazie a Teresa e Stefano, vi seguo da lontano e aspetto con ansia il prossimo libro!