
Ci piace tantissimo girare per foraging, perlustrando prati e boschi vicino a casa. E ci piacciono tantissimo piante e fiori che di tanto in tanto ci portiamo a casa per tenerci connessi con la natura.
Ovviamente non ci permettiamo di toccare piante rare, ma oggi, quando abbiamo percorso il solito tratturo, non abbiamo potuto fare a meno di notare, sulla nostra destra, che le erbe spontanee si erano trasformate in un mare colorato, dopo le intense piogge dei giorni precedenti.
Non ho resistito e ne ho raccolte alcune varietà, anche perché sto cercando di arricchire la mia conoscenza delle specie spontanee e sto cercando di localizzarle e osservarle nei diversi periodi dell’anno, quando il loro aspetto varia così tanto.
Ad esempio ho scoperto diverse piantine di menta selvatica profumatissima e ho ricordato l’achillea, pianta che produce mazzetti di fiori bianchi che in realtà so identificare benissimo da quando ero bambina, anche se non ne ho mai conosciute le proprietà.

L’achillea, ho scoperto, prende il nome dall’eroe classico Achille, che pare la utilizzasse per curare le ferite subite in battaglia. Ha infatti proprietà cicatrizzanti e volgarmente è detta anche sanguinella, proprio per le sue capacità emostatiche.
Ma è anche commestibile e, anche se di sapore amarognolo, se ne possono fare anche tisane, unitamente ad altre erbe.
Inoltre è una pianta molto decorativa e i suoi bellissimi steli caratterizzati da ombrellini fioriti si prestano ad essere essiccati.