Cinorrodi essiccati

Vorrei conservare a lungo i cinorrodi, per preparare tisane e forse un mellito.

Invece di utilizzare l’essiccatore approfitterò del calore dolce dei caloriferi, così da conservare il più possibile l’abbondante vitamina C di questi meravigliosi super-food.

Poi ho una mezza idea su come utilizzarli, ma ve ne parlerò più avanti.

Trovate tutte le caratteristiche su un fantastico sito (anche un canale YouTube) che io seguo sempre per i preziosi consigli: Capra&Cavoli.

Tutto quello che vorreste sapere sui cinorrodi e non avete mai osato chiedere, esattamente qui!

Se non vi spaventano i testi scientifici, qui sotto potete trovarne un estratto.

I cinorrodi sono una vera panacea! Sono noti per avere una notevole azione antiossidante e antimicrobica. La loro attività antiossidante è dovuta ai polifenoli, alle vitamine C, E, B e ai carotenoidi. Hanno mostrato anche un’azione antinfiammatoria, oltre ad effetti antidiabetici e antitumorali
Tra i fitocomplessi idrosolubili spiccano i composti fenolici e l’acido ascorbico. Harrison ha riscontrato un effetto benefico di questa vitamina nel declino cognitivo e nel morbo di Alzheimer.

I composti fenolici vengono sintetizzati nelle piante attraverso i carboidrati e vengono generalmente prodotti come meccanismo di difesa contro gli agenti patogeni e come protezione contro gli effetti delle radiazioni ultraviolette; l’acido ellagico è il più importante nei cinorrodi, ed ha mostrato un’azione anti-mutagena e anti-cancerogena in diversi test sia in vivo che in vitro. Questo composto può agire come antiossidante ed è stato anche in grado di indurre l’apoptosi nelle cellule cancerogene. La quercetina è il flavonoide più abbondante, e la quercetina e il suo derivato quercetina-3-O-glucuronide inibiscono la sovrapproduzione di ROS effettuando chemioprotezione della funzione mitocondriale attraverso azioni antiossidanti. Fujii e Saito hanno scoperto che, la quercetina è un potente inibitore della melanogenesi nelle cellule di melanoma di topo B16. L’inibizione della melanogenesi da parte della quercetina è dovuta all’inibizione sia dell’attività della tirosinasi che dell’espressione proteica. Conceição de Oliveira et al. hanno dimostrato come un elevato apporto di quercetina è anche associato a un minor rischio di soffrire di diabete di tipo II.


Oltre agli antiossidanti idrosolubili, nelle specie Rosa sono presenti anche antiossidanti liposolubili come carotenoidi e tocoferoli. Il caratteristico colore dall’arancio al rosso dei cinorrodi è dovuto ai vari carotenoidi. I più abbondanti tra questi sono il β-carotene e il licopene, seguiti da β-criptoxantina, rubixantina, zeaxantina e luteina. I carotenoidi sono molto importanti nella dieta umana poiché agiscono come provitamina A e possono prevenire alcune malattie croniche e persino il cancro. I tocoferoli, gli isomeri α, β, γ e δ e i tocotrienoli hanno capacità di eliminare i radicali liberi e i tocoferoli sono considerati tra i più importanti antiossidanti naturali. Diversi autori hanno dimostrato che questi antiossidanti hanno effetti benefici nelle malattie degenerative come l’aterosclerosi, il morbo di Alzheimer, le malattie cardiovascolari e alcuni tipi di cancro. Il contenuto di tocoferolo e l’attività della vitamina E variano a seconda della data di raccolta, della specie e dell’annata, mentre la maturazione dei frutti ha poca influenza su questa attività.


McCutcheon et al. hanno esaminato un centinaio di estratti di cinorrodi ottenuti in metanolo per determinare l’attività antivirale. Si è riscontrato che dodici estratti avevano attività antivirale a concentrazioni non citotossiche. Gli estratti di Rosa nutkunu e Ameunchier alnifoliu, entrambi membri della famiglia delle Rosaceae, si sono rivelati molto attivi contro un coronavirus enterico. Orhan et al. hanno anche riscontrato attività antinfiammatoria e antidolorifica in vivo dall’estratto acquoso grezzo, dall’estratto etanolico e da diverse frazioni ottenute da questi precedenti estratti di frutti di Rosa canina L.
Dogan et al. hanno studiato il contenuto minerale dei semi di diverse specie di rosa canina (Rosa canina L., Rosa dumalis subsp. boissiere, Rosa iberica, Rosa heckeliana subsp. vanheurckiana e Rosa pulverulenta). Il contenuto di azoto, fosforo e potassio delle specie studiate variava da 19.039 a 28.076 ppm (N), da 553 a 1080 ppm (P) e da 1142 a 2945 ppm (K). I contenuti di nichel, piombo e zolfo delle specie studiate variavano rispettivamente da 13,5 a 190,2 ppm, da 0,35 a 4,35 ppm, da 609,5 a 1152,5 ppm. Allo stesso modo sono stati analizzati anche altri minerali presenti in concentrazioni minori come sodio, ferro, manganese, zinco, rame, magnesio e calcio.