Frittelle di fiori di robinia
Oggi è finalmente una giornata di piena primavera, con un sole caldo e un bel cielo azzurro… Da casa mia si sente un profumo inebriante di fiori di robinia che invade le narici. E’ una meraviglia dei sensi!
Sono andata a fare una passeggiata con Marco e abbiamo raccolto un mazzo di questi fiorellini selvatici che, appena rientrati a casa, ho preparato in pastella: una vera delizia primaverile!
Per preparare queste delicate frittelle è meglio utilizzare i grappoli di fiori non ancora sbocciati, così che i petali tengano bene in frittura e risultino più consistenti.
Ecco la mia ricetta, senza dosi, perché bisogna regolarsi un po’ a occhio.
INGREDIENTI
- una ventina di grappoli di fiori di robinia appena raccolti
- 2 uova
- latte fresco intero
- farina 0
- un cucchiaino di lievito vanigliato
- un cucchiaino di aroma naturale di vaniglia
- una presa di sale fino
- olio di oliva per friggere
- zucchero a velo vanigliato per la spolverata finale
COME HO FATTO
- Per prima cosa ho staccato i grappoli di fiori dai rametti e li ho sciacquati delicatamente per eliminare impurità ed eventuali insetti.
- Li ho asciugati delicatamente, prima con uno strofinaccio di spugna, poi con carta da cucina.
- In una terrina ho rotto le uova e le ho battute col sale, il lievito e la vaniglia, utilizzando una frusta a mano.
- Ho poi aggiunto alternativamente latte e farina fino a raggiungere una consistenza morbida ma sufficientemente fluida per avvolgere i fiori.
- Ho lasciato riposare la pastella per il tempo occorrente a scaldare l’olio.
- Ho acceso la friggitrice con l’olio a 180°, senza il cestello.
- Intanto ho preparato un contenitore ricoperto abbondantemente di carta da cucina, pronto ad assorbire l’olio in eccesso.
- Quando l’olio è arrivato in temperatura ho immerso un grappolo di fiori per volta nella pastella e ho immerso nell’olio caldo.
- Ne ho messi pochi per volta e li ho rigirati per farli dorare. Cuociono molto in fretta.
- Quando sono diventati dorati dai due lati li ho scolati con una paletta forata e li ho messi a scolare sulla carta da cucina.
- Li ho spolverizzati di zucchero a velo e li ho serviti caldi.